Patrimonio della comunità

Guarda gli alberi, guarda gli uccelli, guarda le nuvole, le stelle... e se hai occhi potrai vedere che l'esistenza intera è ricolma di gioia. Ogni cosa è felicità pura. Gli alberi sono felici senza alcun motivo; non diventeranno primi ministri o presidenti e non diventeranno ricchi - non hanno nemmeno un conto in banca! Guarda i fiori. È incredibile come siano felici i fiori - e senza alcuna ragione (Osho) .

Nel barese il territorio costiero e subcostiero è caratteristicamente segnato da incisioni erosive, definite "lame". La loro formazione è relativa a quella dei calcari mesozoici, una sequenza di calcari micritici microfossiliferi e di calcari dolomitici in sequenze irregolari o cicliche, ben stratificate, di colore biancastro o grigio avana. La più estesa di queste lame, nell'ambito della provincia barese, è Lama San Giorgio.


Le contrade della Lama
Le contrade della Lama

Lama San Giorgio nel territorio di Triggiano

  La Lama San Giorgio è un lungo solco erosivo che partendo dai pianori a valle di Monte Sannace, in agro di Gioia del Colle, a quota 310 m s.l.m., scorre verso nord attraversando i territori dei Comuni di Sammichele di Bari, Turi, Casamassima, Rutigliano, Noicattaro ed appunto Triggiano, sfocia, dopo circa 42 km, in prossimità dell'omonima cala posta sul Mare Adriatico, in territorio di Bari.

  Il suo assetto morfoidrologico distale (poche centinaia di metri prima della foce) coinvolge in modo caratterizzante il territorio di Triggiano. Da un punto di vista geomorfologico la lama San Giorgio si configura come una valle poco profonda e svasata generata da un corso d'acqua effimero (a regime torrentizio, non significativo) che si manifesta solo in occasione di forti precipitazioni meteoriche alla scala del bacino imbrifero di pertinenza.

   E' possibile dividere Lama San Giorgio in due tratti: tratto medio-alto, che interessa i territori di Sammichele di Bari, Casamassima e Rutigliano e tratto medio-basso, che interessa i territori di Noicattaro, Triggiano e Bari.

   Il tratto medio-alto della Lama San Giorgio si qualifica per una migliore situazione generale paesistico-ambientale con ampi tratti della lama che hanno conservato evidenti caratteristiche di naturalità. Queste si riconoscono sia nella integrità degli affioramenti di roccia calcarea (Calcare di Bari) lungo i fianchi ed il fondo della lama, sia soprattutto per la maggiore presenza di nuclei vegetazionali essenzialmente rappresenta ti da boscaglie a dominanza di caducifoglie.

 Il tratto medio-basso di Lama San Giorgio si caratterizza, purtroppo, per una qualità ambientale e paesaggistica molto bassa, a causa di evidenti e diffusi fenomeni di antropizzazione del territorio talvolta così spinti da non rendere più riconoscibile il percorso della lama (sbancamenti, riempimenti di terra, viabilità, metanodotti, creazione di muri in c.a., installazione di baracche). In questa porzione della lama la vegetazione spontanea è profondamente mortificata; unico tratto degno di nota è rappresentato da "Lama Selvaggia" ricadente appunto nel territorio di Triggiano, dove sulla sponda destra sono presenti interessanti formazioni di macchia.

  Qui, un ristretto alveo di magra è comunque presente in molti punti, volutamente lasciato e preservato dai coltivatori per lo scorrimento delle acque meteoriche. Il fondo e le pareti della lama sono anche in questo tratto caratterizzate dall'affioramento di rocce calcaree, variamente fratturate e carsificate con presenza di terra rossa. Solo nei tratti intensamente coltivati il fondo della lama risulta coperto da uno spessore decimetrico di suolo e di alluvioni terrose e ciottolose.

   Anche se l'uomo negli ultimi decenni ha influito e non poco, mutando profondamente il territorio per via di trasformazioni agronomiche, Lama San Giorgio lascia ammirare quello che è il paesaggio "originario" del territorio, ormai Il corso della lama rivela una varietà di insediamenti umani ed attraverso i resti e le testimonianze abitative si può leggere la storia di questo territorio dalle visitazioni neolitiche ai villaggi preclassici e classici, fino alle ville ottocentesche che si trovano ai margini della lama stessa.

Relazione illustrativa della Regione Puglia per l'istituzione del Parco naturale regionale Lama San Giorgio e Giotta.

Fauna selvatica

Fauna presente e tutele
Fauna presente e tutele

La flora


   L'interesse naturalistico della Lama è tale da essere un sito del progetto BioItaly di importanza regionale con specie animali di interesse comunitario incluse nell'Allegato IV della Direttiva Habitat e nella Convenzioni di Berna e Bonn, nonché specie vegetali incluse nella Lista Rossa nazionale e regionale, tra cui, addirittura, orchidacee rare e protette dalla Convenzione di Washington. 

   La vegetazione presente lungo il corso della Lama è varia e si può notare anche la compresenza di più ambienti fito-climatici, la lunghezza e la differente altimetria tra l'altopiano della Murgia e la pianura Barese determina la coesistenza, lungo il suo corso, di un microclima differente tra l'alveo più a monte e la parte della lama più vicina alla costa.

   Nelle zone più interne abbondano formazioni termo - mesofile con abbondanza di roverella (Quercus pubescens). Nella zona litoranea e sub litoranea sono invece presenti prevalentemente formazioni sempreverdi di latifoglie sclerofille tipiche della macchia mediterranea.

La variabilità del microclima è testimoniato dalla presenza, lungo il corso della lama, di quattro specie diverse di querce:

  • il leccio (Quercus ilex);
  • la coccifera (Quercus coccifera);
  • il fragno (Quercus troiana)
  • la roverella (Quercus pubescens)

con dominanza o coesistenze differenti a seconda dei tratti e delle esposizioni o a seconda che si tratti del fondo dell'alveo o dei fianchi delle scarpate.

   Il valore di questa risorsa, sia a livello ecologico che paesaggistico, è stato spesso sottovalutato, ma la crescente richiesta di conoscenza e di fruizione della natura ha portato alla prossima istituzione di un'area protetta dalla collina e quindi dalle propaggini sud-orientali delle Murge sino al mare di Cala San Giorgio, finalmente a breve sarà presentato un disegno di legge per il Parco naturale Lama San Giorgio e Giotta", un'area naturale protetta di circa 4600 ettari, che si svilupperà tra i Comuni di Bari, Triggiano, Noicattaro, Rutigliano, Casamassima, Sammichele di Bari e Gioia del Colle.

   Appare chiaro che la nascita del Parco porterebbe non solo alla tutela, ma anche alla valorizzazione dell'area a livello geologico, eco-paesaggistico e faunistico in primis, ma anche e soprattutto storico-architettonico, archeologico e antropico.

Sentieri per escursioni


Mappa dei sentieri
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